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Il mercato del fagiolo di Boves: quando l’economia si lega alla storia e le tradizioni

Il mercato del fagiolo di Boves: quando l’economia si lega alla storia e le tradizioni

Scritto in: News|7 Ottobre 2018

Un mercato unico, che vale la pena di visitare anche senza acquistare. Quando suona la sirena e si dà il via alle contrattazioni, il Mercato del Fagiolo di Boves diventa una vera Borsa valori. Aperto dalla metà di luglio al 31 ottobre tutti i giorni, dal lunedì al sabato, la piazza di via Borella è per questo settore agricolo il punto di incontro privilegiato tra la domanda e l’offerta di tutta la provincia di Cuneo.

A gestirlo, è il Consorzio dei produttori agricoli bovesani che, con pesatura pubblica e muletti a disposizione, applica un rigido regolamento per la compravendita. I soci, circa 140, oltre che da Boves arrivano da Cuneo, dalla zona pedemontana della Bisalta, Beinette, Peveragno, Borgo San Dalmazzo, Caraglio.

E ancora, Chiusa Pesio, Pianfei, Roccavione, Dronero, Villar San Costanzo, Mondovì e anche da Centallo (dove pure esiste un mercato locale). Circa 50 produttori e che, ogni giorno, frequentano il mercato proponendo ai commercianti e il pubblico le diverse varietà del fagiolo fresco di Cuneo. «Questo mercato è nato con l’intento di promuovere una coltura che fa della qualità e della bontà del prodotto il suo punto di forza – spiega Irma Goletto, socia Cia, presidente del Consorzio Produttori agricoli bovesani -.

Tutta l’organizzazione è sulle spalle del Consorzio, che gestisce con proprie risorse l’area. Credo che il nostro sia uno degli ultimi mercati che si basano su questa attenta procedura».

La tradizione del Mercato del Fagiolo di Boves si ripete ormai da 30 anni. Aggiunge Irma Goletto: «Nel 2017 sono state 230 mila le cassette di fagioli da 8 chilogrammi l’una vendute, circa 4-5 mila al giorno, per un totale di 1840 tonnellate di prodotto passato sulla nostra piazza.

Abbiamo calcolato che il giro di affari si attesta oggi intorno ai 3 milioni e 300 mila euro. Non è poco per un Mercato di provincia». E la stagione 2018? «Siamo partiti tardi perché le abbondanti piogge della primavera hanno rimandato la piantagione. Ma poi siamo rientrati a pieno ritmo. Tra settembre e ottobre al Mercato si possono trovare anche le castagne».

A fine agosto, invece, il tradizionale appuntamento è con una festa interamente dedicata al fagiolo: la “Cena del Ricetto”, nell’ambito della patronale di San Bartolomeo, che celebra la storica cucina contadina, con ricette tramandate di famiglia in famiglia, in una cornice d’eccezione come il centro storico bovesano. «La portata principale della cena – conclude Irma – è ovviamente il minestrone di fagioli, cucinato per oltre 12 ore su fuoco a legna».

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