Sala incontri della Cia di Cuneo affollatissima ieri sera alla prima riunione del ricco programma provinciale di assemblee di presentazione del nuovo PSR 2014-2020 della Regione Piemonte. Alla presentazione del responsabile di zona Paolo Ambrogio si sono susseguite le illustrazioni del Piano da parte di Silvio Chionetti nella sua veste di responsabile del Cipat/Cia di Cuneo e quella sulle misure di investimento ed insediamento giovani da parte di Giovanni Costamagna, progettista tecnico CIA. Le conclusioni sono state effettuate da Igor Varrone, direttore della Cia di Cuneo.
“Dopo un lunga e complessa progettazione il nuovo PSR 2014-2020 della Regione Piemonte – ha informato Silvio Chionetti – ha ottenuto il via libera comunitario. Grazie a questo disco verde della Commissione europea il Piemonte potrà contare su una dotazione di 1 miliardo e 93 milioni di euro, di cui 471 di emanazione UE e 622 di cofinanziamento nazionale e regionale, fondi che potranno essere utilizzati per tutte quelle azioni legate al potenziamento della competitività del settore agricolo e forestale, della sua salvaguardia, agli aiuti per l’ammodernamento delle aziende, al sostegno ai giovani per l’insediamento iniziale e l’adeguamento strutturale delle aziende. La Cia di Cuneo ha in programma un ricco calendario di riunioni informative con gli agricoltori su tutto il territorio provinciale”. “Il testo approvato dalla Commissione europea costituisce un importante punto fermo per approfondire le diverse possibilità di accesso ai finanziamenti per gli agricoltori della nostra provincia – ha dichiarato nelle conclusioni il direttore provinciale della CIA, Igor Varrone.
Abbiamo appreso con piacere dall’assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero che è imminente l’apertura di alcuni bandi del PSR, in particolare la Misura 4, quella che prevede il sostegno di aziende agricole che intendano acquistare, ampliare e modernizzare fabbricati rurali, impianti di lavorazione, attrezzature e macchinari, e la Misura 6, quella che sostiene la creazione di nuove imprese agricole guidate da giovani e la diversificazione verso attività extra-agricole (ad esempio, agriturismo, produzione di energia rinnovabile, agricoltura sociale, ecc. ecc.) da parte di aziende esistenti.
Invitiamo gli agricoltori, a cominciare dai giovani, a partecipare agli incontri che abbiamo organizzato”.