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A Robilante la scelta di vita di Daniele Carletto nel rispetto assoluto dell’ambiente

A Robilante la scelta di vita di Daniele Carletto nel rispetto assoluto dell’ambiente

Scritto in: News|9 Gennaio 2020

La genialità del vulcanico imprenditore e l’impegno per far rivivere la montagna

Cuneo – L’esigenza aguzza l’ingegno e da qui prendono vita le idee. Sulla base di questi presupposti Daniele Carletto, ex impiegato in un’azienda chiusa a seguito di un fallimento, si ritrova improvvisamente a dover resettare l’oggi per costruire il suo domani. I pensieri girano tra i labirinti della mente, mille cassettini si aprono e si chiudono, si intersecano come in un cubo di Rubik e le soluzioni sembrano essere sempre più a portata di mano.
Sul piatto della bilancia, Daniele pone le certezze riposte nel grande castagneto di famiglia ma anche i molti dubbi su come fare a sanare il bosco. Verificati i requisiti aderisce al Psr, Programma di Sviluppo Rurale dove ottiene risposta positiva e nel 2016 avvia l’”Azienda Agricola Daniele Carletto” a Robilante, una sfida condivisa insieme alla moglie Elisa Rigaudo (ex campionessa di marcia medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pechino 2008 e due medaglie ai Mondiali e agli Europei) ed ai loro due figli Elena di 9 anni e Simone di 5.
Per aumentare la potenzialità dei terreni riesce ad acquisire altri appezzamenti vicini arrivando ad estendersi su una superficie totale di 22 giornate piemontesi. Dopo la bonifica organizza il lavoro aprendosi ad attività parallele ed inizia un periodo di intensa formazione.
Partecipa a corsi di apicoltura convenzionale e biodinamica e all’interno dell’azienda sistema un piccolo laboratorio di smielatura mentre all’esterno posiziona una decina di arnie. La produzione di miele di castagno, millefiori e rododendro risulta fantastica e aderisce ai “Prodotti di montagna” e al Bio. L’allevamento delle api contribuisce a far comprendere l’importanza di garantire il rispetto assoluto per la natura e la volontà di proteggere questo ecosistema unico in cui vive, basti pensare alla purezza dell’acqua provata dalla presenza dei gamberi di fiume nel sito di Robilante. Da qui la scelta di coltivare senza trattamenti piccoli frutti, patate di montagna di diverse varietà, molto rustiche e resistenti alle malattie come la Bernardette dell’Alta Savoia (meno resa ma alta qualità). Inizialmente la via per raggiungere la neo attività era disastrata e poco sicura, il vulcanico Carletto con tenacia e passione fa cartello con i frazionisti e costituisce un Consorzio, grazie al quale si è potuto partecipare ad un altro bando e realizzare la nuova strada asfaltata seguendo i dettami della bioedilizia.
“Un altro sogno – dice Daniele – è quello di poter dotare la frazione di una centralina elettrica autonoma in grado di autoprodurre e vendere energia, i proventi andrebbero a supporto della riqualificazione del posto”. La zona ricca di faggetum e castagnetum, si rivela interessante dal punto di vista naturalistico. Non manca la volontà di perseguire il progetto Fattorie Sportive a cui affiancare l’ospitalità rurale. In itinere l’avvio di ricezione dell’azienda come Fattoria Didattica. “La montagna presenta molte risorse – conclude l’imprenditore agricolo – ma occorre che la politica appoggi di più questi luoghi meravigliosi.
Ad esempio se venissero riconosciuti nei bandi Psr punteggi di priorità a chi utilizza legni di castagno o larice, si rivitalizzerebbe la filiera del legno italiana straordinariamente ricca di boschi cedui”. L’azienda propone prodotti biologici di alta qualità in confezioni regalo,patate disponibili fino a marzo, piccoli frutti in estate e la si può trovare in Fiera oppure su appuntamento (per la vendita diretta tel. 333.9023286 o info.carletto@gmail.com).
Sandra Aliotta

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