Avvio anticipato dell’iniziativa prevista nella domanda di sostegno n° 20201062856 trasmessa in data 30/09/2016 ai sensi del PSR 2014-2015 della Regione Piemonte.
Misura 1 – Operazione 1.2.1. – Azione 1: Attività dimostrative di informazione in campo agricolo.
Migliorare i suoli e adattarli al cambiamento climatico oggi si può grazie alle tecniche di agricoltura conservativa, un insieme di buone e innovative pratiche che hanno l’obiettivo di assicurare una sostenibile e stabile produttività, riuscendo al tempo stesso a preservare e rafforzare le risorse e l’ambiente.
Innanzitutto, i benefici ambientali dell’agricoltura conservativa si manifestano a livello di azienda agricola, migliorando le condizioni economiche degli agricoltori e pensando contestualmente alla tutela del suolo.
Tuttavia, quando gli effetti sono riprodotti in un territorio più ampio attraverso la sua applicazione da parte di molte aziende, i servizi eco-sistemici e il valore pubblico generati crescono ulteriormente, con vantaggi che ricadono quindi sull’intera società in termini di riduzione dell’inquinamento dell’acqua e dell’aria, regolarità dei deflussi idrici e conseguente diminuzione del rischio di allagamenti, stabilità dei versanti e contenimento dell’erosione in collina, miglioramento delle condizioni che favoriscono la biodiversità nel rispetto delle risorse naturali (inclusa l’acqua e l’aria che respiriamo).
Ma anche, da un punto di vista puramente estetico, con la ricchezza dei paesaggi, che si presentano più vari per colori, forme e aspetto, e ancora la riduzione delle spese per il trattamento delle acque e per i danni provocati dal dissesto idrogeologico acquisendo inoltre maggiori capacità e potenzialità di adattamento al cambiamento climatico.
Ma cosa si intende per agricoltura conservativa?
Alcuni dei principi su cui si basa sono il minimo disturbo del suolo con le lavorazioni, una copertura permanente del suolo stesso, il continuo apporto di sostanza organica e le rotazioni per le colture annuali.
Tra le tecniche conservative più efficaci, si riconoscono oggi la non-lavorazione (semina su sodo) e anche la lavorazione minima.
Per quanto riguarda poi l’aspetto economico, l’agricoltura conservativa, quando correttamente applicata, non determinando apprezzabili cali di produzione rispetto alle tecniche ordinarie, offre maggiori margini di guadagno riducendo significativamente i costi di produzione.