C’è chi non si è perso un Vinitaly da 52 edizioni e chi ha vissuto la grande fiera veronese conclusasi il 18 aprile quasi da neofita.
E’ il caso della giovane azienda agricola La Carlina di Grinzane Cavour, associata Cia Cuneo, che ha partecipato alla kermesse per la seconda volta.
Dietro al banco di degustazione e alle redini dell’azienda, due fratelli non ancora trentenni: Camilla e Francesco Scavino.
Laurea in Economia lei, dottore in Enologia lui, nel 2014 hanno avviato il progetto della Carlina per proseguire l’attività agricola dei nonni trasformandola in una realtà dinamica e specializzata sulla conduzione biologica ed ecosostenibile dei vigneti che si estendono tra le Langhe e il Monferrato.
La loro prima annata in etichetta è stata il 2015 con la Barbera d’Asti, poi sono arrivati anche il Langhe Nebbiolo e la Favorita, mentre il prossimo anno usciranno le prime bottiglie di Barolo.
“Abbiamo 25 ettari di vigneto, con un potenziale produttivo di 150mila bottiglie.
Ma intendiamo crescere un passo alla volta, senza forzature. I nostri vini sono frutto della nostra passione per queste colline e della nostra visione fresca e giovane del fare vino – dicono Camilla e Francesco -.
Non abbiamo avoli e trisavoli da mostrare tra le botti, per cui abbiamo cercato di essere innovativi nel contenuto e nel packaging, con l’idea di rappresentare l’espressione di una Langa giovane, rinnovata ed entusiasta”.
Il risultato è una linea di etichette dal tocco elegante e sognatore, tutto giocato su disegni e illustrazioni.
“Abbiamo iniziato a vendere soprattutto all’estero, perché per un’azienda nuova entrare nel mercato italiano è tutt’altro che facile.
Il Vinitaly è stato un’ottima occasione per metterci in mostra e per avviare nuove relazioni e contatti.
Chi vuole venire a trovarci in cantina, può approfittare anche dell’accoglienza che offriamo con il nostro B&B, A casa di Maria”.