La Camera ha approvato il Testo Unico del vino taglia-burocrazia
On. Chiara Gribaudo: “Grande soddisfazione per disporre finalmente di uno strumento che rafforza il settore vitivinicolo”
Da anni il mondo vitivinicolo chiedeva un intervento armonico e complessivo nel settore, visto il grande accumulo negli anni di norme nazionali e comunitarie. Un lavoro non semplice, visto che quelle norme spesso significano anche tutele, sia del prodotto (e quindi della filiera) che dei consumatori. Alcuni tentativi erano stati fatti, ma nessuno era andato a buon fine. Ora, è arrivata l’approvazione della Camera e il provvedimento passa al Senato per il sì definitivo. Confido che presto questo importantissimo settore, tra le bandiere migliori del Made in Italy, potrà contare su un Testo Unico che nasce per dare risposta alle necessità manifestate dai produttori e, al contempo, per assicurare sempre meglio la qualità, la salubrità e la riconoscibilità del prodotto per i consumatori. Per farlo, interviene in tutte le fasi, snellisce la burocrazia, alleggerisce gli adempimenti, specie per i piccoli produttori, si allinea ai processi di produzione enologici europei, promuove l’enoturismo e, cosa da rimarcare, introduce il riconoscimento del vitigno autoctono nazionale e del patrimonio nazionale del vino. Il testo è frutto non solo di un intenso lavoro parlamentare, ma soprattutto del confronto con i produttori e l’intera filiera. Non è allora un caso che il titolo parli proprio “della vite e del vino”: sin dal primo articolo della legge, si vuole infatti riconoscere il forte legame tra produzioni e territorio, che per noi da sempre non nasce solo in cantina ma ancor prima nella vigna. Un legame che fa parte della nostra storia e della nostra cultura, e che può essere una carta importante da giocare per il futuro. Per l’Italia primo produttore mondiale di vino per quantità, questo provvedimento consentirà di promuovere sempre più la riconoscibilità e la qualità dei nostri vini, dando al settore strumenti concreti per crescere ancora.