La Direzione provinciale gli ha affidato l’importante incarico assicurandogli la collaborazione di una nutrita équipe di tecnici e specialisti
“Nella recente presentazione del progetto organizzativo provinciale per il 2016 – ha rilevato il Direttore della Cia cuneese, Igor Varrone – abbiamo fatto esplicito riferimento ad un cambiamento propositivo in alcune zone per guardare sempre più ad un’agricoltura innovativa governata da giovani agricoltori con la collaborazione tecnico-sindacale di altrettanto giovani funzionari. Così la Giunta provinciale ha affidato la guida sindacale delle zone di Fossano e di Saluzzo ad una persona nuova ed a nuovi collaboratori”. Giovanni Allasia da qualche giorno è così entrato in servizio assumendo la responsabilità della politica sindacale dell’organizzazione nel territorio della pianura cuneese (Fossano- Savigliano- Saluzzo)
Giovanni Allasia è un giovane perito agrario, diplomato all’istituto tecnico di Lombriasco e da alcuni anni operativo in Cia con responsabilità tecnico-specialistiche. “Sono lieto di questo incarico – ha dichiarato al momento dell’insediamento – che mi vede protagonista in un’ampia ed importante zona, espressione diretta della Cia sul territorio, il che mi consente, più di prima ed a più ampio raggio, di dialogare con i soci dell’organizzazione. E’ per me una importante occasione di crescita professionale e di ulteriore confronto con numerose problematiche sindacali, tecniche e professionali, che riguardano principalmente la zootecnia e la frutticoltura. Nella nuova strutturazione ho l’indispensabile conforto di una valida équipe di collaboratori, esperti in campo tecnico, fiscale e sociale, il che consente all’organizzazione di porsi, fin da subito, sul territorio come interlocutore di riferimento, dotato di competenza ed autorevolezza. I comparti zootecnici e frutticoli stanno attraversando momenti non facili e, di conseguenza, sono conscio che toccherà a me ed ai miei collaboratori, in sintonia con la Direzione provinciale, farci portavoce di un mondo imprenditoriale che non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca ma che, anzi, vuole superare al più presto le difficoltà, fronteggiando i problemi con l’elevata professionalità e capacità imprenditoriale che gli è universalmente riconosciuta. Per parte mia assicuro il massimo impegno nell’affiancare in ogni momento ed in ogni sede gli associati e le imprese agricole con la presenza dell’associazione diffusa in vari uffici sul territorio, alcuni già presenti ed altri nuovi, moderni e strutturati in modo da intercettare e soddisfare al meglio le esigenze di una vasta platea di utenti che sempre più numerosi si rivolgono alla Cia ed ai suoi istituti ( patronato Inac, Caf, servizi tecnici, fiscali, ecc..)”.