È avviata una fase di grande incertezza politica in vista delle elezioni europee del 23-26 maggio 2019 e il dibattito sulla Pac 2021-2027 riprenderà a settembre 2019 nella nuova legislatura. Il futuro della nuova Pac dipenderà dalle scelte dei nuovi parlamentari.
Il Parlamento europeo ha scelto di non procedere alla votazione della nuova Pac nella sessione plenaria di Strasburgo del 15-18 aprile 2019 (ultima prima delle elezioni). Questa scelta lascia la totale libertà al nuovo Parlamento europeo di esprimersi sul futuro della Pac; il processo legislativo quindi riprenderà a settembre 2019.
La possibilità di avviare la nuova Pac entro il 1° gennaio 2021 appare impraticabile. Allo stato attuale, l’ipotesi più probabile è l’avvio della nuova Pac dal 1° gennaio 2022, ma ci sono anche ipotesi attendibili che prefigurano l’avvio della nuova Pac al 2023. A tal fine dovrà essere stabilito un periodo transitorio per il mantenimento degli attuali pagamenti diretti e dei PSR fino all’approvazione della nuova Pac. L’obiettivo è garantire la continuità dei pagamenti per gli agricoltori.
La principale novità della Pac 2021-2027 è il New delivery model (nuovo metodo di lavoro o nuova modalità di attuazione), che consiste in un maggiore potere decisionale conferito agli Stati membri, i quali parteciperanno alla scrittura della Pac, presentando un unico piano strategico nazionale. Gli Stati membri godranno di una maggiore flessibilità per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle dotazioni loro assegnate e potranno progettare programmi su misura che rispondano più efficacemente alle preoccupazioni degli agricoltori e delle comunità rurali. La Pac 2021-2027 sarà dunque decisa per circa il 50% a Bruxelles e per il restante 50% a livello nazionale.
Commenta il direttore provinciale Cia Cuneo Igor Varrone: “Non dimentichiamo che la conclusione della Brexit avrà una grande importanza anche per il futuro della Pac, soprattutto per l’impatto sulle risorse finanziarie, tenendo conto che il Regno Unito è un contributore netto dell’Unione europea. Il nuovo bilancio 2021-2027 è stato concepito senza il Regno Unito con la corrispondente mancata entrata britannica. Senza Brexit, il bilancio della Pac potrebbe anche migliorare, ma l’incertezza sull’esito della Brexit rischia di rinviare le decisioni sul prossimo bilancio e sulle future politiche europee, Pac inclusa”.