Dal 6 ottobre al 25 novembre torna nella capitale delle Langhe la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba che con oltre 600 mila presenze rappresenta l’evento clou per il turismo enogastronomico d’eccellenza, tra i principali appuntamenti di richiamo turistico per il territorio di Langhe, Roero e Monferrato.
Fulcro della Fiera anche quest’anno sarà il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, aperto ogni sabato e domenica (più le aperture straordinarie dell’1 e 2 novembre).
A fare da corollario ai banchi del Palatartufo, allestito nel cortile della Maddalena, sede anche di show cooking, analisi sensoriali, degustazioni, eventi con grandi ospiti, i tanti mercati in programma durante la manifestazione autunnale, un’occasione per gustare e conoscere le eccellenze agroalimentari e le produzioni artigianali del territorio.
Domenica 14 ottobre, dalle 9 alle 18, protagonista in piazza Rossetti alle spalle della cattedrale, sarà il Mercato Cia. Ormai una tradizione per la Confederazione Agricoltori che da diversi anni porta in piazza i suoi produttori agricoli: anche quest’anno saranno presenti una dozzina di aziende che proporranno vini, formaggi, miele, nocciole e altri prodotti ortofrutticoli del territorio.
“Per Cia Cuneo – spiega il direttore provinciale Igor Varrone -, essere nuovamente coinvolti in una manifestazione storica, prestigiosa e significativa per il territorio come la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, è motivo di entusiasmo e soddisfazione.
Il mercato dei prodotti agricoli del 14 ottobre in piazza Rossetti è un’occasione unica per alcune delle nostre aziende associate, per promuovere le proprie attività e le eccellenze gastronomiche prodotte al numerosissimo pubblico che partecipa alla kermesse.
La Fiera è per noi un esempio di connubio fra quantità e qualità degli eventi, incontri e attività proposte. Le realtà che hanno partecipato al mercato agricolo negli scorsi anni hanno sempre avuto ottimi riscontri e siamo certi che anche per la prossima edizione, le aspettative non saranno deluse”.