Il 2016 è iniziato da pochi giorni e Roberto Damonte, presidente della Cia di Cuneo, ha illustrato al Direttivo il programma che nel corso del nuovo anno la confederazione provinciale intende svolgere. “Siamo reduci da un 2015 agricolo abbastanza favorevole per la produzione ma troppo avaro per la redditività, in particolare per quei settori da tempo in difficoltà, come quello zootecnico, bovino e suinicolo in primis. E non è di conforto la constatazione di un’ortofrutticoltura che ha realizzato un soddisfacente miglioramento (rispetto all’anno precedente) e di una viticoltura cuneese che continua a brillare nel panorama nazionale ed a risultare la componente più positiva dell’economia provinciale, non solo in campo agricolo ma anche nel turismo e negli altri comparti economici che hanno investito sul territorio. E’ facilmente prevedibile che anche nel 2016 il risultato economico finale dipenderà dall’influenza del sempre più anomalo andamento climatico, da vecchie e nuove problematiche fitosanitarie, dalle decisioni comunitarie dell’economia e della politica. Il lavoro della Cia nel cuneese dovrà essere all’insegna del dinamismo, dimostrando di saper guardare più lontano, consci che la “Granda agricola” non può fare a meno del mondo, come ben stiamo capendo dall’embargo russo. Gli obiettivi primari restano quelli della traduzione nei fatti delle norme sulla sburocratizzazione dell’attività agricola, di sostegno alla innovazione, essenziale elemento per reggere nella competizione, della difesa del suolo e, quindi, della salvaguardia dell’ambiente. E lo faremo senza limitarci ad una consulenza di tipo tecnico perché se è indispensabile fornire servizi adeguati ai tempi ed alle necessità delle aziende, è altrettanto necessario fornire puntualmente all’imprenditore tutte le analisi, dati e possibili strategie perché possa assumere le decisioni migliori per la propria azienda. Ad accrescere la fiducia in un anno migliore contribuirà, di certo, l’avvio del PSR, che garantirà alle imprese agricole, a cominciare da quelle dei giovani, una mole di finanziamenti di importanza strategica”.
“La Cia di Cuneo – rileva il Direttore provinciale, Igor Varrone – ha oggi una struttura diversa da quella che ho trovato all’assunzione dell’incarico nel 2012. Molte cose sono cambiate nel panorama economico e politico del settore e l’organizzazione ha saputo dar prova di pronto adeguamento alle nuove esigenze, a cominciare dal rendere più semplice la vita dei nostri associati pur fra le numerose complessità burocratiche. In questo breve periodo abbiamo dato priorità all’offerta di massima qualità ed efficienza ad un prezzo sostenibile, ottenendo ottimo successo confermato dal numero crescente di aziende che si rivolgono a noi per i servizi in campo fiscale, sociale, previdenziale e tecnico. Sul territorio abbiamo riorganizzato i nostri uffici, uno sforzo rilevante per creare nuovi gruppi dirigenti capaci di affrontare le nuove sfide per le aziende, i nostri prodotti ed i mercati di riferimento”.